Pomaro – Val Luretta

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Amo progettare ambienti che riescano ad essere produttivi e seduttivi in termini estetici, ecologici e perfino metafisici. Quando il designer olandese Geert Koster mi ha invitato a incontrare la proprietaria di un terreno per la quale stava progettando una nuova casa in Val Luretta, non potevo immaginare che avrei rincontrato una mia compagna di scuola e che saremmo tornati ad essere amici con il progetto per il suo giardino a Pomaro. Sono molto interessato al rapporto tra il selvatico e il progetto, tanto da cercare di fare il meno possibile contro la naturale vocazione del luogo, così è venuto spontaneo considerare questo giardino come un luogo affettuoso, a bassa manutenzione e senza recinzioni. Il terreno, su cui cresceva un solo albero isolato di quercia, era naturalmente circondato dai campi coltivati a foraggio e così doveva rimanere anche nel progetto: uno spazio aperto protratto verso l’orizzonte e in costante dialogo con la natura del luogo. Un giardino in cui le piante avrebbero potuto muoversi liberamente, riproducendosi da sole tra la nuova casa e tutti gli spazi vuoti, fino ai dossi di drenaggio sul confine. Questo progetto è animato da una vasta prateria fiorita che avvolge la casa, dall’ingresso fino al piazzale su cui è situata e dove ho fatto disporre dai giardinieri un letto di ghiaia nera in cui le piante si collocano liberamente per dare vita ad ambienti aperti ad accogliere diverse funzioni in maniera poco convenzionale. Sul lato opposto un semplice prato rettangolare si collega alla casa tramite una ampia terrazza in cemento incorniciata da perenni e graminacee ornamentali, mentre tra i passi persi nella ghiaia trovano spazio molte piante vagabonde provenienti dal vivaio Cascina Bollate. Per i contenimenti di terra, sono stati disegnati cordoli in ferro passivato disegnati a seguire l’andamento spontaneo della collina come su una carta topografica, mentre le capricciose dilatazioni del suolo argilloso della val Luretta sono addomesticate da una selezione speciale di cespugli come Tamarix gallica, Hippophae ramnoides, Rosa canina, Cotinus coggygria, Salix alba, Teucrium fruticans oltre a una selezioni di piante perenni generose e adattabili come Aster lateriflorus e Euphorbia characias. Il progetto architettonico è di Geert Koster. (immagini di Andrea Martiradonna)

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