Headquarter Snam – Milano

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Abbiamo progettato il Landscape del nuovo Headquarter Snam affinché l’architettura e la natura cadano l’una nelle braccia dell’altra, con l’obiettivo di connettere queste due realtà e far loro prendere reciproca familiarità nel tempo fino a fondersi. Con questo progetto vorremmo dare lo spunto affinché la natura possa entrare a far parte di un nuovo sistema di relazioni quanto più possibile simbiotiche con la città di Milano. Con ampie praterie e una moderna foresta spontanea puntiamo a stipulare un rapporto più sincero con gli organismi selvatici in città, siano essi animali o piante. Nel progetto le linee del nuovo parco nascono da una relazione aperta con il quartiere. Per dare continuità di forma le abbiamo fatte partire dall’acqua dei canali che qui è già presente e che, nel lotto, diventa spunto di confronto con il nuovo edificio progettato dallo studio Piuarch. Fulcro del parco è infatti la grande vasca collocata sull’asse centrale per completare il percorso che unisce la parte privata dell’azienda e le aree aperte all’uso pubblico. L’acqua, le praterie e gli alberi stabiliscono la connessione tra la nuova architettura e Milano, in uno dei quartieri rinnovati più interessanti della città. Il ruolo di protagonista spetta alla vegetazione: la cortina degli alberi, con il suo sottobosco naturalistico volutamente a bassa manutenzione e le ampie praterie in cui la natura parla da sola senza artificio, fuori dal preconcetto dei prati rasati che sembrano basici ma in realtà comportano un eccessivo impatto ambientale ed energetico. La foresta segue il perimetro del lotto, creando una cortina densa in grado di produrre una ampia canopea che puntualmente si apre in radure prive di geometrie in cui è possibile lasciarsi avvolgere in armonia con una vegetazione dall’aspetto spontaneo. Questa area sarà realizzata secondo i più moderni canoni di ecologia a partire dal piano di manutenzione attento alle dinamiche naturali di crescita delle piante nelle sue consociazioni elementari, in pieno rispetto di tutte le variabili naturali e secondo il principio che fare meno è meglio che fare troppo. Inoltre è nostra convinzione che questo approccio possa portare a una più efficace rigenerazione del suolo cittadino, con minori sprechi. Nel progetto le praterie sono composte da vegetazione effimera diversificata: piante annuali, biennali e perenni con graminacee ornamentali e ampie fioriture stagionali. Da ultimo, non per importanza, e in continuità con il parco, la grande serra che avvolge due piani dell’edificio e il verde interno, coadiuvato da un ampio terrazzo panoramico con alberi e una cortina verde perimetrale, il tetto verde: tutti insieme serviranno da regolatore bio-climatico, oltre che come strumento per incrementare la qualità dell’ambiente lavorativo. Il progetto architettonico è di PIUARCH.

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